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D’estate preparo spessissimo il mio gazpacho, anche se è uno sbattone.
Eh già.
È un lavoro facile, ma lungo, perché per averlo davvero godibile bisogna sbucciare i pomodori crudi e togliere i semi. Soprattutto comparandolo con il tempo in cui il gazpacho sparisce dalle ciotole!
Gazpacho: come lo fanno davvero in Spagna?
Ho scoperto però, dopo anni di onorato servizio, che il mio gazpacho è solo cugino di quello andalusiano (per ingredienti) e del samolrejo (per consistenza). Me lo ha spiegato @fornellospagnolo facendomi una videolezione privata dalla sua casa di Cordoba (“Non metti l’olio?? Ma l’olio è importatissimo!!”).

Gli spagnoli inoltre frullano i loro pomodori con semi e buccia: ci credo che fanno presto!
Io preferisco non avere scarti in bocca, da cui il mio metodo più “raffinato”. Se avete un estrattore, siete a cavallo: buttateci dentro i pomodoti interi, con buccia e semi, e avrete un denso succo vellutato da usare come base in due minuti!

Non sarà quindi filologico, ma il Sashpacho è tanto buono e fresco e piacevole, quindi vi avvantaggio la mia ricetta.
Si tratta sostanzialmente di un frullato di verdura, per cui le proporzioni degli ingredienti sono totalmente dipendenti dai gusti personali: l’unica regola è usare più pomodori rispetto agli altri ortaggi.
Per fare davvero come gli spagnoli, vi consiglio questo delizioso libro di Maria Teresa Di Marco e Marie Cécile Ferré: Gazpachos. Buoni, sani, colorati.
Ingredienti

- pomodori maturi
- cetrioli
- peperone
- cipolla di Tropea o cipollotto
- pane secco
- aceto di vino rosso
- sale
Metodo

- Si parte dal pane secco: spezzato, buttato nel frullatore con un po’ di acqua, aceto di vino rosso (sennò pazienza, bianco), cipollotto bianco o di Tropea.
- Poi ci si occupa dei pomodori: maturi, possibilmente facili da sbucciare (io preferisco non sbollentarli, ma farlo a crudo: da cui lo sbattone). Una volta sbucciati li taglio a metà, e svuoto la parte gelatinosa con i semi in un colino messo già sul frullatore. Salo questa polpa per fargli dare l’acqua e dopo qualche minuto la schiaccio per non sprecare niente: il liquido che ne esce è prezioso succo di pomodoro!
- Nel frattempo taglio a pezzi i pomodori, sbuccio e affetto i cetrioli, mondo il peperone (ne uso pochissimo) e se posso – dipende dai commensali – grattugio uno spicchietto di aglio e aggiungo poco peperoncino.
- Tutto nel frullatore a questo punto con sale e pepe, una frullata rudimentale, e via in frigo per qualche ora.
- Prima di mangiare ci butto dentro qualche cubetto di ghiaccio e ridò una frullata per rendere più vaporoso e freddo il gazpacho.
- Servo immediatamente in ciotole, con il cucchiaio.

Non metto olio e non lo beviamo dal bicchiere del frullatore come facevano le “Donne sull’orlo di una crisi di nervi” che mi hanno fatto scoprire 30 anni fa questa meravigliosa zuppa fredda.
Così è leggerissimo e ci dà le nostre “5 al giorno” in una sola botta!

Ah, e per mangiare senza accendere i fornelli, vi consiglio questo ebook a prezzi da esproprio proletario: “Cucinare senza accendere i fornelli“, di Barbara Damiano!